La tecnologia che unisce e non divide
Dall’innovazione digitale per i senior alle città e quartieri “intelligenti”
Cosa c’è di nuovo nell’ambito delle tecnologie digitali? Se ne è parlato nel Focus “Quale mondo digitale per gli over 50? Le start up per gli anziani”, coordinato Roberto Pone, Co-fondatore di Diwer-Digital. Grande è il fermento di aziende che propongono servizi, fortemente digitali, per aumentare il benessere, la partecipazione, le relazioni, l’equilibrio tra vita e lavoro e la protezione dei senior. E’ il caso di eMemory, piattaforma digitale che aiuta a valorizzare e organizzare ricordi e contenuti personali in maniera sicura e privata; o di EpiCura la prima piattaforma italiana che riunisce fisioterapisti e osteopati che erogano il servizio direttamente a domicilio entro 24 ore; di Pedius una app che consente alle persone con problemi di udito di poter utilizzare il telefono in maniera autonoma per le chiamate quotidiane o di emergenza grazie alle tecnologie di riconoscimento e sintesi vocale. Gli “alunni” over 50, invece, possono contare su Treccani 4.0 la piattaforma che offre servizi alle Università della terza età. Infine Scelgote, una innovativa società di ricerca e selezione del personale costituita da 50&Più Servizi e Seac. Specializzata in badanti, baby sitter e colf, la start up si avvale di esperti psicologi del lavoro e di metodologie specialistiche.
Le città possibili? Sono già una realtà
A seguire si è tenuto l’incontro con Marco Savio, amministratore delegato di Planet Idea per cercare di capire come saranno le città, le piazze e i quartieri del futuro. Saranno davvero smart? Oggi le città ospitano il 50% della popolazione mondiale e consumano il 75% dell’energia, nel 2040 la popolazione mondiale che vivrà nei centri urbani sarà del 75%. Inoltre, ogni giorno sulla terra ci sono 220 mila persone in più. Quale tipo di risposta abitativa innovativa sarà possibile offrire? Planet Idea ha già iniziato i lavori della prima social smart city al mondo che vedrà la luce in Brasile a Croatà. Progettata in chiave Social Housing costituirà l’esempio di come l’innovazione possa essere alla portata di tutti. L’economicità non esclude infatti la qualità delle case, degli spazi, dei servizi. Il risultato ottenuto sarà una maggiore sostenibilità, un più alto livello di promozione e integrazione sociale per tutte le età. Dal Brasile all’Italia con l’esperimento della Piazza Smart di Torino (Piazza Risorgimento, quartiere Campidoglio). Scopo della sperimentazione, della durata di sei mesi, è stato dimostrare come la riprogettazione di uno spazio urbano, agendo sui quattro pilastri di trasformazione codificati da Planet (architettura, ambiente, tecnologia e inclusione sociale), permette di migliorare la qualità della vita delle nostre comunità grazie all’inserimento di un sistema di innovazioni interconnesse. Dal wifi libero agli orti urbani, dagli attrezzi per fare ginnastica alle telecamere di sicurezza e ai dispositivi di illuminazione intelligente.
La riqualificazione di spazi già esistenti, come il campo da bocce, e l’apertura dell’infopoint e dell’area lounge a chiunque ne facesse richiesta, ha consentito la realizzazione di eventi e l’aggregazione di nuove comunità spontanee, che hanno reso l’intero spazio pubblico più vivace e partecipato. La sperimentazione è stata un successo, la piazza è ritornata agli abitanti del quartiere Campidoglio . “Le città possibili sono già qui”, ha sottolineato Marco Savio”. In cantiere infatti ci sono altri lavori che coinvolgono Planet Idea e altri attori per interventi integrati in altre città e quartieri.