SIAMO GIÀ BIONICI?

15 Nov 2017
10:00
Pal. del Casinò - Sala Perla

SIAMO GIÀ BIONICI?

Irene non ha ancora un anno ed è già immersa nelle nanotecnologie, come noi tutti. Ma quale mondo la attende tra esseri umani e artificiali? Potrà prevedere il futuro e non ammalarsi più? Andrà in vacanza tra isolotti di plastiche galleggianti? Come potrà contribuire al suo e al nostro futuro? Saremo in grado di distribuire la ricchezza nanotecnologica rendendo più omogenea la mappa delle luci accese nel pianeta e delle fonti di acqua utilizzabile?

Saremo in grado di fare vivere bene le persone anziane e soprattutto di portare all’anzianità un numero crescente di persone? Parafrasando liberamente Antonio Gramsci (Quaderni dal carcere, 11, par. 37, 1932-1933): Irene “elaborerà i propri metodi di ricerca, rettificherà continuamente gli strumenti materiali rafforzando gli organi sensori e gli strumenti logici, incluse le matematiche, di discriminazione e di accertamento. La cultura e la concezione del mondo, attraverso il rapporto tra l’uomo e la realtà con la mediazione della tecnologia ne usciranno rafforzate.” Per questo parleremo di nanotecnologie per esseri umani e artificiali che condividono una fantastica realtà.

Ne parleremo attraverso una fiaba – “Il Baule di  Newton” – che muove dalla curiosità, dalla curiosità che hanno i bambini e le bambine, e che hanno anche gli adulti. Quella curiosità che quando la provate vi fa meravigliare. E la curiosità e la meraviglia insieme, mi piace pensare e dire, fanno la passione; e la curiosità e la meraviglia insieme alla passione possono portare alla scoperta. La scoperta di qualcosa, di qualcuno. Le fiabe di sera raccontano cose che il mattino nemmeno immagina. Dal Baule di Newton estrarremo scienza e tecnologie: dal grafene alle bioplastiche, dal microscopio agli umanoidi, dalle spugne magiche agli occhiali per non udenti fino a dispositivi prête-à-porter per la tracciabilità genetica del cibo. Diventeremo bionici o lo siamo già?